LE ANCELLE SONO IN FESTA

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Il prossimo lunedì 18 maggio la Congregazione delle Ancelle festeggia Santa Raffaella Maria. Forse di lei sappiamo ben poco. Per questo mi prendo la libertà di condividere con voi qualche curiosità della sua vita privata.

Partiamo dai suoi dati anagrafici. Nacque a Pedro Abad, un piccolo paese in provincia di Cordova. Per chi ha conosciuto questa parte meridionale della Spagna, sa che le persone di questa zona si caratterizzano per l’umore, per essere festaioli e per l’allegria. Tutto questo è aiutato dal clima mite. Raffaella non era distante dallo stereotipo cordovese, anzi lo incarnava in pieno. Amò tutto quella che la vita della nobiltà spagnola offriva.

Continuiamo con un breve excursus sulle sue opere. Raffaella Maria fondò la Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. A dire il vero, lei non si riconosceva questo merito. Era ben consapevole che fu sono uno strumento nelle mani di Dio. Lui organizzò i passi da seguire. Allora possiamo dire che siamo figlie di un progetto divino che trovò in questa Santa il canale giusto per essere portato a termine.

Bene, ma chi era Santa Raffaella? Cosa può dire ai nostri giorni? Santa Raffaella era la santa della libertà di spirito in quanto donna molto umile. Difatti, le sue ultime parole prima di morire furono: umili, umili, umili. Il suo testamento spirituale è molto semplice. Sembra che ci abbia consegnato il grande segreto della felicità: sii te stesso è troverai la libertà e la felicità. Infatti, questo è stata la sua grande sapienza: riconoscersi figlia di Dio e non far dipendere il suo essere dalle percezioni altrui. Questo gli permise di essere una donna libera dal giudizio degli altri e di restare fedele al piano di Dio.

Conoscere lei significa quindi imparare il cammino della santità e la strada che porta alla pienezza della vita.

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Mille falene

Il giorno 16 Aprile la compagnia di teatro delle “Sorelline” ha presentato a Bologna un teatro sulla tratta delle donne. Il tutto è durato all’incirca un’ora. I testi recitati sono stati tratti da esperienze vere delle ragazze vittime della prostituzione. Molte di loro arrivano in Italia abbagliate dall’idea di trovare un destino migliore per loro. Molte di loro arrivano perché prese con inganno. Molte di loro non hanno risorse intellettuali per rendersi conto di cosa stanno per fare. Il risultato è un commercio di ragazze che vivono e lavorano per strada per saldare un debito che altri gli hanno imposto.

Ascoltare queste testimonianze aiuta a rendersi conto di una realtà che si muove tra i meandri nascosti delle nostre società e di cui nessuno parla. Si stima che almeno 1 uomo su 5 è stato qualche volta con una prostituta. Tutti sono al corrente di questa situazione, tutti ne approfittano, però pochi sono coloro che desiderano fare qualcosa per cambiare la condizione di queste ragazze.

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Tornare alle sorgenti della vera vita

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In mezzo al deserto le oasi di acqua aprono alla speranza di recuperare vita e permettono di riprendere il cammino con nuove forze. La comunità Emmanuel situata tra Lecce e Novoli, in Puglia, rappresenta un’oasi dove ci si ferma e dove si recupera di nuovo la vita. I ragazzi che arrivano a questa comunità molte volte provengono da storie di dipendenze di tutti i tipi, sono vittime di abbandoni e violenze, sono portatori di qualche handicap. L’amore dei volontari, la dedicazione completa di Padre Mario Mariafioti e l’assistenza accurata degli specialisti, offrono una nuova possibilità di vita a chi ormai l’aveva persa. Recuperare l’immagine positiva di sè, specchiarsi e vedersi come persone buone, conoscere Dio e sperimentare che solo Gesù è la forza della loro esistenza, sono alcuni degli obiettivi della comunità Emmanuel. Commuove ascoltare le loro testimonianze, scorgere in loro la forza di Dio che con la sua grazia restituisce una nuova dignità e risveglia la bellezza di appartenere solo a Lui.

Tutto questo è stata la mia Pasqua alle Sorgenti: fare esperienza concreta di come la vita può vincere sulla morte e che l’amore distrugge l’odio, che Gesù scende ai nostri inferni e ci strappa da essi.

Allora se tutto questo è reale nelle vite quotidiane di tante persone che dubbi possiamo ancora avere che Gesù ha distrutto la morte e che il peccato non ha l’ultima parola? L’Amore trionfa sempre perché Gesù è morto ma è stato risuscitato dallo Spirito di Vita del Padre. Per questo, Lui abita sempre in noi e tra noi e mai più niente e nessuno potrà separarci dal Suo Amore.

TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA!

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